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La Vita che sposta il macigno del cuore

Le donne vanno senza speranza al sepolcro. Hanno già perso tutto del loro Sogno qualche ora prima, sul Golgotha. Ora stanno andando a raccogliere le macerie di quello che avevano sperato, amato, voluto.

E tutto questo non basta. Hanno perso tutto ma sanno di rischiare ancora: le guardie dei sacerdoti, qualche romano di appoggio, il macigno da smuovere. Chi le aiuterà con quella grossa pietra?

 

Gli uomini si sono rivelati più codardi dei bambini, le stanno lasciando andare da sole.

E se eviteranno le attenzioni e le minacce dei soldati rimane il problema della pietra.

 

Ma ci proveranno. Almeno per gratitudine, almeno per poter vedere il Maestro ancora una volta.

Non sanno ancora che Alba sarà quella verso cui vanno incontro.

Il loro stato d’animo di quelle ore mi è venuto in mente diverse volte, in questi giorni della Settimana Santa.

 

Sentendo le storie di chi ha una prova grossa da superare nella vita, e oltre questa la beffa di qualche macigno burocratico, di qualche vicino indisponente, di un capo impossibile, di un collega tagliagole, di uno Stato pronto a sequestrarti la macchina se non paghi la multa ma ci impiega un anno e più a darti quello che ti spetta.

 

Dietro le istituzioni e le regole ci sono le persone. Ci sono dei cuori che possono diventare vivi e generosi o di pietra come il macigno di un sepolcro. Sappiamo che alla fine non riusciranno a trattenere la Vita che risorge. Ma per ora, mentre aspettiamo l’alba, hanno ancora il potere di fermare, stancare, stroncare chi si affatica per andare avanti.

 

E’ questa la preghiera che faccio davanti al Sepolcro per tutti noi oggi: Signore, sciogli il macigno che potremmo essere. Fa che nessuno perda tempo, energia, speranza per causa mia. Fa che io invece possa essere la porta aperta che conduce al luogo dove Tu riposavi: anticipo dell’annuncio di Risurrezione degli Angeli.

 

Forse non sono in grado di essere portatore di questo grido di gioia della vita, ma almeno concedimi di non essergli di ostacolo.

 

Nei prossimi giorni aiutiamo chi conosciamo a camminare spediti verso il Sepolcro, togliendo i massi che potrebbero scoraggiarli. Prepariamoci e aiutiamo chi amiamo ad entrare, a trovare il lenzuolo piegato, il sudario in disparte… a correre fuori pieni di gioia.

 

Eravamo partiti verso le macerie e spaventati da un pietra, ci troviamo coperti di luce, riscaldati dalla Vita Eterna.

 

Buona Pasqua.