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La spinta del Natale

Dodici mesi sono una convenzione. Che funziona.

Dodici mesi cambiano tutto. O meglio tutto può cambiare in dodici mesi.

 

Si passa dalla pace stanca di una pandemia passata, forse, ad una guerra nucleare dietro la porta. Chi se lo augura buon anno, con tutto quello che è successo negli ultimi tre?

 

Nella vita personale situazioni difficili si sciolgono e imprevisti nuovi si affacciano.

 

Quando faccio la lista dei regali di Natale mi accorgo al netto di come è cambiata la mia vita: chi vi è entrato, chi si è allontanato, chi è andato avanti, chi ho perso per strada, chi ho ritrovato con eccezionale sorpresa. E appunto di come sono cambiate le cose.

 

Credo sia uno degli ingredienti della perfetta combinazione natalizia: qualcosa come l’anno finisce, Qualcuno rinasce nel Presepe raccontando di nuovo una storia sempre uguale ma anche sempre nuova e diversa. Natale ci da quella spinta per dire si va avanti: nel periodo più freddo dell’anno, riscaldiamo tutto con il calore di un dono, di un pranzo insieme, di una messa vissuta anche con chi di solito evita i campanili.

 

Altro non vorrei augurarvi, perchè credo sia importante viverlo bene e a pieno: il desiderio di ricominciare, per i prossimi dodici mesi dove tutto cambierà di nuovo.

 

Di affrontarli con l’emozione del Bambinello che si affaccia sul mondo.

 

Con le preoccupazioni di Maria e Giuseppe consolate dagli Angeli che cantato e dai Pastori e dai Magi concretamente vicini.

 

Ho chiesto a Vittorio e Matilde se avevano… voglia di Natale? La loro risposta e il loro sorriso squisito e convinto mi hanno già fatto fare festa oltre ogni modo. 

 

In corsa con entusiasmo verso i prossimi dodici mesi: anche quest’anno Gesù crescerà e vivrà con noi e quel che sarà lo affronteremo: insieme.

 

Auguri e che Dio vi benedica.