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Se non appaio allora non esisto...

E’ passato un mese dalla sera tarda in cui il territorio della nostra diocesi è stato colpito dall’alluvione. Bisogna che si torni a parlarne visto che l’attenzione dei media e delle autorità nazionale pare averlo dimenticato.

 

Non che questo sia una novità: se avete la voglia di andare a verificare in rete lo stato delle tante situazioni dove la natura è stata occasione di devastazione per la vita umana troverete, credo con il mio stesso dispiacere (e non di rado orrore), che le case sono ancora da ricostruire, ci sono paesi abbandonati dove nessuno ha più riabitato, le strade e i ponti non hanno ricevuto nemmeno l’attenzione di una gara di appalto.

 

Nulla da stupirsi se questo sta accadendo anche da noi, in una situazione dove ci sono ancora proprietà sommerse dal fango e una valle intera pare essere condannata a rimanere per sempre una desolazione. Non ci sono state abbastanza vittime? L’episodio non ha prodotto «seconde ondate» che potevano permettere titoli nuovi e servizi più accattivanti su telegiornali e quotidiani? Di certo non ci sono turni elettorali in arrivo e quindi forse non vale la pena di fare qualcosa, di stare ad ascoltare o anche solo di fare un giro per dimostrare un minimo di solidarietà umana: si è visto il presidente della regione il primo giorno, mentre dal governo centrale nemmeno il più semplice dei sottosegretari ha ritenuto opportuno passare qualche ora per le strade sporche di fango.

 

Ha fatto di certo molto di più Sua Altezza Serenissima, il Principe Alberto di Monaco, con le sue donazioni e l’invio della croce rossa monegasca e della Caritas del Principato sul posto che non tutto l’apparato statale nostrano a cui i bravi cittadini versano le tasse nella convinzione che almeno in situazione di emergenza esse dimostrino di servire a qualcosa. Hanno fatto molto di più le mani dei volontari di ogni ordine e grado che non l’intervento, peraltro non richiesto, delle strutture statali attrezzate come l’esercito.

 

Si è invocato lo stato di calamità senza però pretendere sul posto le misure concrete, e non solo economiche, che questa situazione prevede: e quindi i nostri ragazzi si sono immersi in cantine e case invase dal fango a rischio di pericolo e con i soli strumenti portati da casa propria.

 

La Caritas ambrosiana ha fatto giungere strumentazioni per togliere la melma che sono state messe a disposizione dei cittadini. Di contro in alcune occasioni è stato nemmeno troppo velato l’invito agli stessi volontari da parte di alcuni amministratori ad occuparsi solo delle attività commerciali lasciando che i privati si risolvessero le difficili incombenze da soli: perché meno visibili o non nell’elenco degli sponsor utili da vantare poi in occasioni di future consultazioni?

 

Rimane vero quello che John Lennon urlava ad un giornalista in un intervista, l’ennesima che doveva concedere quel giorno: «Se non appaio un giorno sul giornale vuol forse dire che non esisto?»